I nodi dei giardini del Paradiso

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Il titolo I Nodi dei giardini del Paradiso della rassegna che si apre oggi al Castello di Brescia già nel nome suggerisce  qualcosa che necessita di essere sciolto e svelato per comprenderne la particolarità e la bellezza. La mostra presenta un’accurata selezione di 35 tappeti dell’area del Turkestan, scelti all’interno dell’ampio corpus della collezione Zaleski  e che per la prima volta sono esposti al pubblico  e posti in confronto dialettico con  un nucleo di opere di arte contemporanea che si legano al tessile.  Gli autori di esse sono Alighiero Boetti, Herta Ottolenghi Wedekind, Sheila Hicks, Ibrahim Mahama e Raùl De Nieves. L’insieme creato  sarà posto in relazione  alla proiezione multimediale su  grande schermo a vela di Wladimir Zaleski, in un’unica e inedita installazione realizzata da LETIA - Letizia Cariello. Il risultato sarà: uno “spazio morbido” fatto di stoffa, fili, corde tese e tappeti appesi come stendardi o gonfaloni. In occasione delle manifestazioni legate a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, la Fondazione Tassara ha deciso infatti  di mettere a disposizione una parte della sua inestimabile collezione di tappeti, donata da Romain Zaleski  e composta da oltre 1330 tappeti provenienti da ogni parte dell’Eurasia e del Nord Africa, per far conoscere ai visitatori  un mondo la cui l’arte affonda nei secoli. Un viaggio dentro i fili delle trame e degli orditi che ci conducono in luoghi paradisiaci e sacri fino alle oasi del deserto, dentro un territorio chiamato Turkestan che si estende dalla Cina Occidentale al Mar Caspio e, attraversando paesaggi straordinari ci riporta alle lunghe strade carovaniere che costituivano la Via della seta.

In concomitanza  con la  mostra a Brescia è stata organizzata a Bergamo la seconda edizione di Hortus Conclusus con l’apertura di tre Palazzi antichi di città alta: Palazzo Agliardi, Palazzo Terzi e Castello di Valverde.  All’interno dei palazzi saranno visibili 13 tappeti molto rari, risalenti ai secoli XVI e XVII, le cui tipologie prendono il nome da pittori del Rinascimento: Ghirlandaio, Lotto e Tintoretto. Il pubblico potrà, durante alcuni fine settimana (in particolare domenica 16, 23, 30 aprile, il 7, 14, 21 maggio, il 17, 24 settembre e il 1° ottobre), ammirare eccezionalmente queste antiche opere d’arte, all’interno di dimore normalmente abitate dai proprietari. «Credo che I nodi dei giardini del Paradiso sia un titolo suggestivo e particolarmente azzeccato per questa magnifica esposizione», commenta Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Brescia.

Giovanni Valagussa, uno dei curatori della rassegna spiega: « la mostra  vuole ricordare il millenario legame tra Oriente e Occidente; ricordare città mitiche come Bukhara, Samarcanda, o Tashkent; ricordare la cultura misteriosa e affascinante dei nomadi che si spostavano in queste aree senza confini; ma anche ricordare le donne che oggi in Afghanistan combattono per la loro dignità e per una parità assurdamente negata» Conclude LETIA - Letizia Cariello, l’altra curatrice dell’esposizione: «i preziosi tappeti vengono presentati non in un allineamento tradizionale di ispirazione museale, ma diventano a loro volta parti costituenti di una grande e articolata opera di arte contemporanea.

Si tratta di una Gesamtkunstwerk, opera d’arte totale, costituita sostanzialmente da quattro elementi insediati l’uno nell’altro a formare una sorta di Matrioska offerta allo spettatore, in modo da invitarlo a diventare attore e, infine, parte costituente dell’installazione complessiva». La rassegna I NODI DEI GIARDINI DEL PARADISO  rimarrà aperta dal 1 aprile al  5 novembre 2023. La  Fondazione Tassara e la Fondazione Brescia Musei hanno deciso di rendere gratuito il biglietto d’ingresso.

Patrizia Lazzarin, 1 aprile 2023

 

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