Trappoli per topi

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Un luminoso salone si apriva davanti a noi, mentre fuori dell’ampia vetrata una copiosa neve scendeva calandoci in un clima quasi natalizio. Dentro il buio della sera una voce  ha rotto quell’inaspettata magia: un radiocronista annunciava, alla radio, l’uccisione violenta di un’anziana signora a Londra, nella contea di Paddington.  Doppie emozioni,  ieri sera al Teatro Toniolo di Mestre, che nascevano dalla vista della bellezza e dallo stupore per una morte improvvisa. Andava in scena Trappola per topi della scrittrice Agatha Christie, tradotto e adattato  per l’occasione da Edoardo Erba e con la regia di Giorgio Gallione.

L’incredibile e misteriosa uccisione della signora avvenuta  a Londra si articolava e proseguiva nella ricerca del colpevole  in questa lontana locanda della campagna inglese, intitolata Il Cacciatore. Trofei di caccia erano appesi in alto, quasi  con discrezione, ma spiccava soprattutto, fuori dell’ampia vetrata che circondava il salone, il muso di un grande cervo, straordinariamente vivo, li appoggiato, emblema esso stesso del perenne rincorrersi dei pensieri buoni e cattivi dell’essere umano. I coniugi Mollie e Gilles, due giovani che avevano inaugurato quel giorno la pensione non davano molto peso alle notizie che provenivano dalla radio. Tornati da poco, a loro reciproca insaputa da Londra, erano estremamente eccitati dalla nuova avventura che stavano per iniziare. La neve diventava sempre più copiosa fino a trasformarsi in bufera.

E nella tormenta, con difficoltà, ecco arrivare gli ospiti, tutti con il loro carico di stranezze, tutti con il loro bagaglio di segreti, tutti potenzialmente colpevoli della morte della signora avvenuta nel quartiere Paddington. Fra i presenti spiccava l’esuberante Christopher Wren, un architetto da non confondere, come egli stesso dichiarava, con il famoso Wren che aveva progettato la cattedrale di San Paolo a Londra e molti altri edifici, dopo l’incendio che aveva quasi distrutto la città. Un distinto signore che sapeva apprezzare il buon vino, una signora altezzosa con il dito puntato verso tutti, una curiosa ragazza dall’aria anticonformista e che nei modi appariva mascolina e, ancora un uomo di età indefinita per il trucco che confondeva i lineamenti  del viso, ci apparivano nella varietà dei loro caratteri, a volte sinceri, altre ambigui, in alcuni casi si mostravano quasi cari, in altri persino antipatici.

 L’ispettore inviato a scoprire il colpevole non riesce tuttavia ad impedire che fra essi ci scappi il morto. Il colpevole è dunque fra loro. Si sospetta degli stessi albergatori,  forse anche fra … I numerosi cambi di scena accompagnati da brani musicali straordinariamente vivaci aiutavano a sorridere della varietà delle qualità e difetti che caratterizzavano i personaggi. In questa locanda la cucina era buona, la locandiera era carina e anche questo contribuiva ad alimentare le occasioni di allegria fra il pubblico numeroso che assisteva in sala. L’imprevedibilità delle vicende e l’approccio al testo drammaturgico di Agatha Christie, condito di umorismo,  non ci ha impedito di soffermarci a pensare ai  temi che emergevano nella ricostruzione delle vicende.

Fra essi,  la violenza sui  minori  e il ruolo della coppia e delle persone nella costruzione di una società equa. Tre topolini ciechi, tre topolini ciechi, guarda come corrono, guarda come corrono: l’antica filastrocca inglese aumentava l’ironia e la suspense mentre veniva ripetuta e suonata anche solo con un dito da qualche ospite stravagante. Bisognava mettersi sulla  traccia da loro suggerita per scovare il colpevole. Come nella vita di ogni giorno, la società si divide fra gente onesta e non, ma i confini e le colpe non possono essere sempre chiari e definiti.

 L’attore Lodo Guenzi che nella piece interpretava il  “poliziotto” a fine spettacolo, come in una realtà che rimanda al teatro e viceversa, ha ricordato  l’importanza dell’evento da poco conclusosi nel centro di Mestre, dove il grido dei giovani del corteo che si era radunato  in Piazza Ferretto, aveva urlato no all’ennesimo femminicidio.

Lo spettacolo Trappola  per topi andrà in scena al Teatro Toniolo fino al 26 novembre.

Patrizia Lazzarin, 23 novembre 2023

 

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