«Come pensa il Pd di vincere se si contraddice così?»
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Le parole di Claudio Martelli:''Si possono fare mille osservazioni sul ridicolo di quelli che paventavano la riforma di Renzi e trovano addirittura gradevole questa. Sto pensando al mio amico Valerio Onida, o posso citare l’apologo degli asini di Zagrebelsky. Ma ricordo, negli anni ’80 dentro al PSI, la spinta verso un sistema elettorale maggioritario, uninominale, e verso una repubblica presidenziale e federale, beh insomma, quella era una riforma, mentre questa qui è tutta robetta, tutta paccottiglia. La cosa meno peggio è stata il Mattarellum, ma poi il Porcellum, l’Italicum, il Rosatellum è stata tutta robetta. Perché non vogliono mollare il potere, diciamo le cose come stanno, ci sono delle oligarchie, si sono impadronite del potere e non vogliono mollarlo. Sono pronte a lottare al loro interno, ma non mettono mai in discussione il banco: chi guida il partito tiene il banco. (...) L'attesa del voto fa tremare le vene e i polsi in casa Pd. Ma come si può pensare di vincere se ci si contraddice in modo così plateale? Si vota tre volte No quando la proposta viene dal governo gialloverde, poi si vota Sì per fare il governo coi 5S, poi anche quando questi deludono l'attesa di correttivi che avevano pur promesso prima delle elezioni regionali si incassa. E si seguono i 5S in tutte le elezioni regionali''. L'intervista a Claudio Martelli, ex vice presidente del Consiglio al tempo del governo Craxi.