L’impegno di Meloni per l’Ucraina e le difficoltà di governo

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Elezioni in Sardegna, una frana il destra-centro! In politica estera invece...

Giorgia Meloni definisce «incrollabile» il sostegno dell’Italia all’Ucraina nella resistenza all’aggressione russa. Nella sua maggioranza invece non è altrettanto incrollabile per la parte leghista, mentre Forza Italia è seriamente allineata alla linea del Partito Popolare europeo contro Mosca. Per sua fortuna la premier non deve passare dal Parlamento per ratificare l'accordo decennale firmato il 25 febbraio sulla sicurezza di Kyjiv (...) Non possiamo sapere quale e quanta coerenza manterrà la premier italiana, che è anche la leader dei Conservatori europei insieme ai polacchi, i più strenui avversari di Mosca. Avere scritto nell'accordo che i costi saranno coperti con il budget ordinario disponibile, senza alcun costo aggiuntivo per il bilancio dell'Italia, non è un bel segnale. Come non lo sono le parole di Antonio Tajani nelle ore in cui veniva firmato l'accordo. Il ministro degli Esteri ha detto che «il nostro accordo non sarà giuridicamente vincolante. Dal testo non derivano obblighi sul piano del diritto internazionale, né impegni finanziari. Non sono previste garanzie automatiche di sostegno politico o militare». Il commento di su Linkiesta.

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Il G7 è la grande occasione di Meloni: resterà sovranista?

La Meloni davanti ad un bivio

Lo scorso anno, al governo da pochi mesi, Giorgia Meloni era arrivata al G7 di Hiroshima circondata da sospetti e da quelle che lei stessa ha definito «fake news» della propaganda di sinistra. Ha dovuto commentare il richiamo «avventato» del premier canadese Justin Trudeau sui diritti civili come se in Italia fossero state introdotte misure coercitive sulla comunità Lgbtq. Oggi Giorgia Meloni presiede il forum dei Paesi liberi e industrializzati, è stata riabilitata grazie alla sua posizione filoatlantica e al rapporto personale e politico con Ursula von der Leyen, che sostiene nella riconferma alla guida della Commissione europea. Una presidenza che coincide con la campagna elettorale per le europee, nel momento più difficile per l’esercito ucraino, con l’uccisione di Alexey Navalny e il via libera alla missione europea Aspides nel Mar Rosso. Ecco, adesso le chiacchiere e i grandi progetti, per il momento senza soldi, come il Piano Mattei stanno a zero. La presidente del Consiglio dovrà dimostrare fino in fondo che le sue ambizioni di leader internazionale hanno vere radici occidentali, ben piantate a difesa dell’Europa. Il commento di Amedeo La Mattina su Linkiesta.

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Il solipsismo, morbo che affligge la politica italiana

L'Italia di Meloni non capisce l'Unione Europea di cui fa parte

Duplice canone narrativo di Giorgia Meloni nella propria dimensione nazionale ed europea (leader antagonista di destra in Italia, leader istituzionale e moderato a Bruxelles), atteggiamento impositivo con cui tratta gli alleati, mettendoli spesso di fronte al fatto compiuto e negando, secondo il sempreverde schema “o con me, o contro di me”, ogni spazio di dialogo e confronto. Ancor più lampante la caratura solipsistica di Matteo Salvini, quotidianamente impegnato in operazioni corsare di sabotaggio da destra dell’immagine di Giorgia Meloni e sistematicamente proteso ad accreditare nelle piazze un’identità politica che nulla ha a che vedere con le posizioni formalizzate nel Palazzo. Dalla guerra in Ucraina alle politiche agricole, dalla politica fiscale al contenimento dell’immigrazione clandestina, è questa la regola. Il commento di Andrea Cangini su il Sussidiario.

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