«Come pensa il Pd di vincere se si contraddice così?»

Le parole di Claudio Martelli:''Si possono fare mille osservazioni sul ridicolo di quelli che paventavano la riforma di Renzi e trovano addirittura gradevole questa. Sto pensando al mio amico Valerio Onida, o posso citare l’apologo degli asini di Zagrebelsky. Ma ricordo, negli anni ’80 dentro al PSI, la spinta verso un sistema elettorale maggioritario, uninominale, e verso una repubblica presidenziale e federale, beh insomma, quella era una riforma, mentre questa qui è tutta robetta, tutta paccottiglia. La cosa meno peggio è stata il Mattarellum, ma poi il Porcellum, l’Italicum, il Rosatellum è stata tutta robetta. Perché non vogliono mollare il potere, diciamo le cose come stanno, ci sono delle oligarchie, si sono impadronite del potere e non vogliono mollarlo. Sono pronte a lottare al loro interno, ma non mettono mai in discussione il banco: chi guida il partito tiene il banco. (...) L'attesa del voto fa tremare le vene e i polsi in casa Pd. Ma come si può pensare di vincere se ci si contraddice in modo così plateale? Si vota tre volte No quando la proposta viene dal governo gialloverde, poi si vota Sì per fare il governo coi 5S, poi anche quando questi deludono l'attesa di correttivi che avevano pur promesso prima delle elezioni regionali si incassa. E si seguono i 5S in tutte le elezioni regionali''. L'intervista a Claudio Martelli, ex vice presidente del Consiglio al tempo del governo Craxi.

Il referendum e le contraddizioni dei democratici

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Zagrebelsky: "Con il Rosatellum si ingannano gli italiani"

È sano fare una legge elettorale alla vigilia delle urne? Per niente. Si dice sempre che se c’è una legge che dev’essere stabile è quella elettorale, proprio per evitare che si confezionino sistemi ad hoc. Esiste, per questo, un codice di buona condotta del Consiglio d’Europa, datato 2003, citato anche da una sentenza della Corte di Strasburgo, che dice che un anno prima delle elezioni non si devono fare leggi elettorali. Una ovvia regola prudenziale come è questa implica che ci sia qualcuno a vegliare sulla sua applicazione. Il colloquio tra il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky e Silvia Truzzi su il Fatto Quotidiano.

Rosatellum al voto. Mattarella ci sta? I dubbi dei costituzionalisti

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Madia, una "copiona" seriale

il ministro Marianna Madia ha copiato parti rilevanti della sua tesi di dottorato – 4000 parole – e altri blocchi delle sue pubblicazioni scientifiche, ha suscitato reazioni caute. Dopo due giorni è arrivato l’appello di alcuni importanti professori di Libertà e Giustizia, da Salvatore Settis a Gustavo Zagrebelsky, ma dentro l’accademia e in Parlamento tutto tace. Il commento di Stefano Feltri su il Fatto Quotidiano.

Marianna Madia chi? Perchè resta al Ministero?

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