Sconfitti per aver ospedalizzato la lotta al virus

Siamo tutti presi dal vaccino. E le cure? Perché questo è il punto. Chi si occupa della cure? Mentre scriviamo, in Italia ci sono 533mila positivi. Più di trecento purtroppo moriranno nelle prossime 24 ore. Tremilaseicento stanno in rianimazione, ventisettemila nei reparti ordinari. Ma i restanti 500mila sono a casa. La maggior parte asintomatici, ma più o meno cinquantamila sono ammalati. Chi si occupa di loro? Adesso che ogni sforzo è teso a vaccinare, vaccinare, vaccinare, chi pensa alle terapie sul territorio? Il commento di Alessandro Barbano su Huffington Post.

Di medicina territoriale si continua a non parlarne

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Riaperture, il governo Draghi deve darsi delle date

Se vogliamo salvare la società da una ritirata depressiva dobbiamo predisporre un cronoprogranma per le riaperture. Il 21 febbraio, quando si contavano ancora oltre 500 morti al giorno, il governo inglese ha stabilito e annunciato che il 9 marzo avrebbe riaperto le scuole, il 12 aprile i ristoranti e i bar, il 17 maggio i teatri, i cinema e gli stadi, e il 21 giugno il paese intero. Oggi che ha vaccinato 32 milioni di cittadini, la Gran Bretagna è in anticipo rispetto alla sua agenda: le vittime sono crollate al livello di una severa influenza e la vita sta per ripartire. Il commento di Alessandro Barbano su Huffington Post.

Mario Draghi deve fare come Boris Johnson

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