Israele a Gaza: le macerie della politica di Onu, Usa e Ue

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Dopo l'ggressione russa all'Ucraina, riesplode la polveriera mediorientale

Il mondo trema. Quello che da giorni avveniva sistematicamente, con bombardamenti, lanci di razzi e brevi raid di tank e truppe nel territorio di Gaza, si è improvvisamente intensificato. Tutta la zona, a causa del massiccio attacco israeliano, è rimasta isolata completamente, telefonicamente e via internet (...) Le parole di Benjamin Netanyahu suonavano più che mai aggressive e sinistre: "Questa notte Hamas conoscerà la nostra rabbia e la nostra vendetta" (...) È evidente che in una situazione come questa sia l'Onu che l'Europa abbiano dimostrato tutta la loro inconsistenza, riducendo la loro capacità diplomatica o almeno di mediazione al singolare e al plurale nelle mozioni proposte, ma non c'è dubbio che la decisione che sembra aver preso Israele, nonostante la presenza di ostaggi, comporta il rischio di una strage in un territorio limitato come quello di Gaza nel momento in cui scatterà la battaglia. È un rischio micidiale che mette il mondo di fronte a una crisi che può sfociare non solo in un conflitto regionale, ma nell'attuale disordine mondiale, in una catastrofe che può interessare il mondo intero. Ne scrive su Il Sussidiario Gianluigi Da Rold.

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L'Olanda impedisce all’Ue di risolvere la crisi energetica

Prezzo del gas alle stelle. L'Europa non si muove

Il metano corre imperterrito verso i 300 euro al MWH, così l’inflazione che si avvicina sempre più al 10% tanto che Fabio Panetta, del board della Banca centrale europea, stima ormai che «le possibilità di recessione stanno aumentando nella zona Euro» e avverte che la crisi non può essere combattuta con la politica monetaria della stessa Bce, l’Euro in discesa perde addirittura la parità col dollaro. Il commento di Carlo Panella su Linkiesta.

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La Francia, l’Europa e l’Ucraina hanno bisogno di Macron

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Le presidenziali francesi, uno snodo fondamentale per il futuro dell"Ue

Pochi hanno notato che, per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica, la Francia va al voto per le elezioni presidenziali mentre poco distante divampa una guerra spaventosa. Quindi il voto di domani e il ballottaggio del 24 aprile sono destinati ad avere un’influenza importantissima sul conflitto scatenato da Vladimir Putin in Ucraina, e più in generale contro l’Occidente democratico. Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

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