Davanti a Draghi Due che nostalgia di Draghi Uno

È iniziato il gran balletto per il Qurinale. Al Colle Mario Draghi o chi?

Draghi Uno e Draghi Due. Le considerazioni della prof.ssa Sofia Ventura: ''Se il Draghi Due comincia a rimanere invischiato in faticose negoziazioni verso il peggio è perché, come ha spiegato in modo convincente il vicedirettore di Huffpost, ha accettato di entrare nel "Great Game quirinalizio". E se ha accettato di farlo, è perché forse non ha mai percepito come una missione incondizionata e incondizionabile quella di gestire un'Italia disastrata e a rischio collasso (politico, economico e quindi anche sociale) in una fase critica come quella attuale, ma potenzialmente utile per individuare un qualche viottolo verso la ripresa''. Su Huffington Post.

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La Costituzione è armonia, si brancola nel buio

La pretesa che con un numero minore di parlamentari aumenterebbe la loro qualità e la loro capacità di rappresentare i territori, cosa che può semmai realizzarsi in collegi uninominali, non in collegi plurinominali, territorialmente molto ampi, e con la tenace propensione dei partiti a controllare dall’alto le candidature scegliendo per lo più coi criteri di fedeltà e sottomissione al partito e con scarsissimo interesse per la qualità. Perlomeno, questa obiezione vale quanto la pretesa di cui sopra, sulla quale si basa una parte delle ragioni del Sì. (...) E' una idea bizzarra la pretesa riduzione del solo numero di un terzo dei parlamentari per rendere maggiormente efficiente il lavoro dell due Camere, ndr.) , dal momento che i sistemi politici sono corpi complessi e storicamente determinati e non ha molto senso prendere ad esempio un solo pezzo del sistema ignorando il resto. Le argomentazioni della prof.ssa Sofia Ventura su Huffington Post.

Pensare di utilizzare per i propri scopi forze radicali non ha mai portato bene

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Palazzo Chigi non ha una visione del domani, l'Eliseo sì

  • Pubblicato in Esteri
Emmanuel Macron non è un leader dotato di grande empatia. Quella poca che è sino ad oggi riuscito a trasmettere è stata spesso abilmente costruita. Eppure nel discorso rivolto ai francesi ieri sera (il terzo dall’inizio della crisi del coronavirus) è parso diverso. O la situazione ha fatto maturare qualcosa in lui, o le sue doti di attore sono davvero mirabili. Forse entrambe le cose. (...) l'ammissione di ritardi ed errori. Forse non all'altezza di clamorosi errori come l'aver tenuto il primo turno delle municipali (errore del quale porta una responsabilità in realtà ancora non ammessa), ma non banale: «Eravamo preparati a questa crisi? L'evidenza mostra che non lo eravamo abbastanza», «Il momento ha rivelato delle lacune, delle insufficienze... come voi ho visto delle carenze, delle lentezze, delle procedure inutili, anche delle debolezze nella nostra logistica».Il commento della prof.ssa Sofia Ventura su Linkiesta.

Il discorso di Macron, un esempio da imitare (Mattarella dove sei?)

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