Il progetto riformistico di Matteo fa acqua

Se il patto del Nazareno dovesse saltare, una certa responsabilità è anche di Matteo Renzi, che si propone di modificare la carta costituzionale "con chi ci sta", afferma, non tenendo conto che le riforme si fanno cercando di coinvolgere le forze maggiormente rappresentative e oggi questa forza si chiama Movimento 5 Stelle. Piaccia o non piaccia. Se non vuole sbattere contro un muro, l'ex sindaco fiorentino dovrebbe essere meno irruento, accettare di discutere anche le proposte degli altri partiti.

Queste riforme non s'hanno da fare

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Silvio non vuole le riforme concordate con Matteo

Autorevoli editorialisti hanno commentato l'atteggiamento assai ambiguo dell'ex Cav. Silvio Berlusconi che avrebbe intenzione di non onorare il patto del Nazareno che tanto ha indignato la nomenklatura dei democratici. Non ci sarebbe granché da stupirsi. Già in precedenza il leader di Forza Italia aveva prima trattato, poi immediatamente rinnegato accordi con Massimo D'Alema e Walter Veltroni. Non ci sarebbe da stupirsi se attuasse lo stesso comportamento con Matteo Renzi, magari cercando di attribuire le responsabilità dell'accordo saltato sulle riforme proprio all'ex sindaco di Firenze e al partito democratico. Sul Corriere della Sera un articolo di Antonio Polito.

Berlusconi ci ripensa sul patto del Nazareno con Renzi

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"Perché non abbiamo fatto noi quello che promette Renzi?"

Molti commentatori che nell'ultimo ventennio hanno aderito alle tesi del centrodestra berlusconiano, oggi criticano le non politiche portate avanti dal monarca di Arcore. Lo fa sul Corriere della Sera il prof. Ernesto Galli Della Loggia. La sua tesi ritengo possa essere interamente accoglibile. In effetti Berlusconi si è sempre circondato di persone che lo hanno sistematicamente omaggiato, come farebbe un servo davanti al suo padrone. Questo aspetto, forse, è l'errore più grande commesso da Berlusconi. Non ha saputo selezionare una classe dirigente degna di questo nome. Le persone che gli sono rimaste più vicine non hanno carisma alcuno. Le persone che lo hanno contrastato (Follini, Casini, Fini) sono state cacciate dal partito in malo modo.

Il fallimento del berlusconismo favorisce Renzi

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