Forse Renzi non controlla più il suo partito

Alla Camera è stato preparato un bel tranello a Matteo Renzi.  Si ripropone per l'ennesima volta la questione della responsabilità civile dei giudici. E' stato forse un gesto di insofferenza all'indirizzo dei magistrati che stanno dimostrando, dall'Expo al Mose di Venezia, di non aver alcun riguardo verso gli esponenti della sinistra colti in fallo: siano essi amministratori locali o mediatori d'affari. Il punto su Il Sole 24 Ore di Stefano Folli.

Responsabilità dei giudici, avviso al premier dal suo Pd

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La mordacchia ai pm favorisce i ladri

Alla Camera, complice il voto segreto, è stato dato un avviso di sfratto al premier Renzi. Che in parlamento siedano personaggi che non amano i magistrati che fanno il proprio dovere è storia risaputa. I fatti di Milano (Expo) e Venezia (Mose) con decine di indagati per mazzette milionarie la dice lunga sulla reale volontà dei nostri parlamentari di combattere seriamente la corruzione. Il M5S esulta per essere riuscito a mettere in croce il governo. Certo, con il voto segreto tutto è possibile. Con l'impunità dei corrotti non si va molto lontano. Mettere il bavaglio a chi indaga è la peggior cosa che deputati e senatori possano fare in quanto aggrava il problema italiano. Peter Gomez, su Il Fatto Quotidiano, parla di vera e propria intimidazione della classe politica all'azione della magistratura.

E' preferibile intimidire i giudici?

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