Tra i 66 prodotti delle filiere potenzialmente legate al Recovery Fund in cui siamo primi al mondo per surplus commerciale con l’estero vi sono in particolare le piastrelle ceramiche (4,5 miliardi di dollari di attivo), varie tipologie di tubi di acciaio (per circa 3,4 miliardi), gli scambiatori di calore (770 milioni), alcune tipologie di pompe per liquidi (684 milioni), vari tipi di barre di acciaio (per circa 1 miliardo), le macchine per la produzione del freddo (599 milioni), le macchine per agglomerare cemento, ceramiche, etc. (568 milioni). Siamo secondi al mondo in 118 prodotti, tra cui spiccano i nostri posizionamenti nella rubinetteria e nel valvolame (4,4 miliardi), nelle parti di mobili (2,1 miliardi), in alcune tipologie di conduttori elettrici (1,6 miliardi), nei lavori di alluminio (1,4 miliardi), nei banconi frigoriferi per usi commerciali (933 milioni). Siamo terzi in 133 prodotti, in particolare nei mobili in legno e nei divani imbottiti (per oltre 3,2 miliardi), nei mobili per cucine (938 milioni), nelle parti di pompe per aria e cappe aspiranti (843 milioni), negli ascensori e montacarichi (556 milioni), nei lampadari e altri apparecchi per illuminazione da soffitto (523 milioni). Il commento di Marco Fortis su Huffington Post.
Il Recovery Fund, un appuntamento storico da non dilapidare per l'Italia