Matteo rischia tutto e iI Pd perde pezzi

Riforma del Porcellum: quel che è accaduto a Palazzo Madama autorizza il sospetto che davvero Bersani & co, più Fitto & co dall’altra parte, possano passare all’opposizione del governo, oltre che del partito del Nazareno. Se così fosse il terreno ideale per la resa dei conti, col favore del voto segreto, è ovviamente l’elezione del nuovo capo dello Stato. Ne uscirebbe definitivamente sancito un tale rimescolamento tra sinistra e destra che perfino Giorgio Gaber non sarebbe più in grado di riconoscerle. Potrebbe diventare l’apoteosi di Renzi, l’homo novus che libera la sinistra dai suoi rompiscatole. Ma potrebbe anche essere un cambio di pelle costoso per il giovane leader. Perché una cosa è appoggiarsi a Berlusconi, un’altra è mettersi nelle sue mani. Un editoriale di Antonio Polito sul Corriere della Sera.

Renzi ha virato a destra

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E' nato il partito del Nazareno

Dall'accordo tra il premier Renzi e Berlusconi sulla nuova legge elettorale, i puristi della Costituzione formale potrebbero ora anche chiedere al capo dello Stato, se ce ne fosse uno nella pienezza dei poteri, una verifica parlamentare della nuova maggioranza. Ma la verità è che dalla nascita a oggi già più volte si è visto all’opera nelle Camere il partito del Nazareno (PdN?), o «soccorso azzurro» come lo chiamano spregiativamente gli avversari. Sulla riforma del Senato a Palazzo Madama, quando l’opposizione interna al Pd è stata resa ininfluente grazie al sostegno di Forza Italia. Ma anche per garantire il numero legale sul Jobs act. E sul decreto fiscale tanto contestato, quello della depenalizzazione dei reati sotto il 3%, si può star certi che Forza Italia sosterrà il governo quando se ne discuterà in Parlamento. Un editoriale di Antonio Polito sul Corriere della Sera.

Renzi è sostenuto da nuova, inedita, maggioranza

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