Oriana Fallaci, il terrorismo, il mondo islamico
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ll moscardino è una grave malattia del baco da seta. Se sei un baco da seta e ti viene il moscardino, muori nel giro d' una sola notte. È anche il nome di un avido roditore che appartiene alla famiglia dei gliridi e che si nutre di qualsiasi lerciume: il Muscardinus Avallanarius o Topuccio d' Oro. Inoltre è il nome d'un piccolo mollusco, per l' esattezza d' un piccolo polpo, buono a mangiarsi fritto come un nemico di terza qualità. (Basta marinarlo nell'uovo sbattuto, infarinarlo, gettarlo nell'olio che bolle a 280 gradi). Infine è il nome d'un antico chewingum, d' una pasticca a base di spezie, che nel Settecento si masticava per nascondere l' alito cattivo. Ma, storicamente, è la traduzione della parola Muscadin: termine affibbiato ai nouveaux-riches della Jeunesse Dorée che nella seconda metà del 1794 e nel 1795 cioè dopo la caduta di Robespierre spopolavano nei salotti di Parigi. In particolare, nel salotto di Madame Tallien. E che cantando la Reveille du Peuple cioè il Risveglio del Popolo (l'inno dei controrivoluzionari), bastonavano i giacobini. I Muscadins erano tipi eleganti, leziosi, soignés. Non a caso nel linguaggio corrente la parola ha lo stesso significato di zerbinotto, bellimbusto, dandy. Portavano i capelli lunghi e sciolti sulle spalle, le cravatte verdi e annodate con un fiocco grottesco, i pantaloni attillati e le scarpe a punta. Parlavano con l' erre moscia, usavano l' occhialetto, si profumavano fino alla nausea con l' essenza di muschio, e per bastonare i giacobini si servivano d' un manganello simile al manganello con cui negli anni Venti e Trenta del Millenovecento le squadracce di Mussolini avrebbero bastonato gli antifascisti. (Lo definivano Le Notre Pouvoir Executif, Il Nostro Potere Esecutivo). Un articolo di Oriana Fallaci del 2002