L'Europa spera in una frana dei partiti populisti
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Le recenti prove elettorali in Ungheria e Polonia insegnano: la centralizzazione del potere va a braccetto con la generosa redistribuzione, amministrata in maniera centralizzata, del sostegno finanziario per tutti i settori chiave dell'elettorato. Anche se i paesi dell’Europa centrale hanno assistito per diversi anni a una fase di boom economico, prima o poi questa congiuntura positiva cessa. Nel frattempo i tagli fiscali o i vantaggi sociali che dovevano affrontare un vero declino demografico non hanno portato alcun effetto in termini di nuove nascite. Ma se il governo si propone lui stesso come benefattore, riprende corpo la cultura paternalistica, e di conseguenza, non desta alcun interesse la necessaria modernizzazione dei servizi pubblici, come istruzione o sanità. Le osservazioni di Wojciech Przybylski sul Vox Europ.
L'Ue spera, in Ungheria e Polonia inizia il declino dei populisti?