Le due anime della Meloni

Gorgia Meloni di fronte ad un bivio e deve scegliere

Si è parlato molto dello spettacolo contraddittorio offerto dal governo in questi giorni: nelle stesse ore in cui Matteo Salvini accoglieva Marine Le Pen sul pratone di Pontida, Giorgia Meloni volava a Lampedusa insieme a Ursula Von der Leyen. Un fatto che non poteva passare inosservato, e infatti è stato variamente analizzato e commentato, come segnale inequivocabile di una crescente divaricazione tra Lega e Fratelli d'Italia, nonché tra i rispettivi leader, in una competizione inevitabilmente destinata a inasprirsi con l'avvicinarsi delle elezioni europee. Ma la contraddizione tra la posizione di Salvini, abbracciato all'esponente più rappresentativa della destra antieuropeista, contrarissima a qualunque forma di solidarietà europea sui migranti, e la posizione di Meloni, al fianco della presidente della Commissione europea, è nulla in confronto alla contraddizione tra la posizione di Meloni e quella della stessa Meloni di appena due giorni prima, quando la nostra presidente del Consiglio volava in Ungheria a omaggiare Viktor Orbán. Il commento di Francesco Cundari su Linkiesta

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