I ritardi nell'allestimento dell'Expo di Milano

Manca un mese al 1° maggio, la memoria non può che andare all’altra Esposizione universale milanese, quella di oltre un secolo fa. Fu un successo senza smagliature, preceduto dalla costruzione del traforo del Sempione: realizzato in poco più di sei anni, era il più lungo del mondo e permetteva il collegamento ferroviario diretto con Parigi. L’Expo del 1906 viene ricordato come l’evento che certificò l’ingresso della giovane Italia unita nel novero delle nazioni industrializzate e l’investitura di Milano come città simbolo di quella svolta. Non vorremmo che l’Expo del 2015 passasse invece alla storia quale prova della italica incapacità a rispettare gli impegni. Anche i più banali, per esempio finire in tempo di arredare casa nostra. Un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.

Expo Milano 2015: se 7 anni vi sembran pochi...

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Mafia a Roma, è di nuovo questione morale

La politica deve essere capace una buona volta di dare voce, un segnale da trasmettere alle menti e ai cuori di quei milioni di «sprovveduti» che pur con tutti i limiti e le contraddizioni che conosciamo costituiscono la maggioranza degli italiani. Un segnale forte di serietà, di decisione, e una buona volta di capacità di colpire per primi. Siamo stufi di vedere all’attacco sempre gli «altri» e «noi» colpire sempre di rimessa. Così Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera. 

Mafia Capitale, il rischio è chiudere gli occhi di fronte al malaffare

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Renzi sente il peso dell'eredità del suo partito

Per tenere a bada il Movimento 5 Stelle il premier sta pensando di staccarsi dalla zavorra dei politici che facevano parte del Pci, poi Ds, Ulivo e quindi Pd) e che sono tuttora presenti in parlamento, squadra Pd. Lui e il ministro dell'agricoltura Martina nulla hanno avuto mai a che fare con quel Primo Greganti che tra la fine degli anni 80 e primi novanta era stato ribattezzato «il tesoriere occulto del Pci». Ci riuscirà? Non ci riuscirà? Barbara Fiammeri su Il Sole 24 Ore prevede giorni caldi sia per Matteo Renzi che per Silvio Berrlusconi. Gli arresti milanesi fanno gongolare invece Beppe Grillo.

Matteo ha paura del vecchio Pd

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