Movimenti anti-euro sempre più vitali

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26 anni dopo la caduta del muro di Berlino, in Europa sorgono nuovi muri. Non solo simbolici. Marcano il difficile cammino di una costruzione che si è sviluppata senza un disegno. Politico. Culturale. Perché l'Europa "immaginata", fra gli altri, da Adenauer, De Gasperi, Churchill, Schuman, l'Europa di Jean Monnet e Altiero Spinelli: è rimasta, appunto, "un'immagine". Un orizzonte. Lontano. L'editoriale di Ilvo Diamanti su la Repubblica.

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Dobbiamo essere protagonisti in Europa

L’euro è stato un ombrello che ci ha tolto dalla condizione di emergenza quasi quotidiana. Non ne abbiamo approfittato rimodernando le industrie, se non abbiamo nemmeno utilizzato i fondi europei ai quali avevamo diritto, se ci siamo cullati nell’illusione che la simpatia nei confronti degli italiani potesse sostituire le esportazioni delle industrie italiane, la colpa è nostra e non dell’ombrello. I più accaniti oppositori dell’Europa, i quali sostengono in maniera truculenta che ne abbiamo abbastanza dell’euro, hanno rimediato alla carenza di argomenti con la violenza verbale, e non solo, ricorrendo a tecniche di chiara reminiscenza fascista. Così l'economista Mario Deaglio su La Stampa.

L'Italia ha bisogno dell'Europa

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