Lutto nel mondo della politica: è scomparsa la sinistra

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I motivi preminenti che hanno segnato la disfatta del candidato socialista vanno rintracciati soprattutto nella sindrome che ha colpito negli ultimi anni anche altre componenti riformiste della sinistra europea, dovuta al loro crescente disorientamento di fronte alle profonde trasformazioni su più versanti in corso dall’inizio del ventunesimo secolo. L'editoriale di Valerio Castronovo su Il Sole 24 Ore.

La sinistra è morta. Definitivamente?

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Il coraggio che manca ai parlamenti nazionali per salvarsi

I parlamenti si possono ancora salvare, nonostante le tante difficoltà che incontrano. L'ultimo esempio di incomunicabilità tra elettorato e candidati ce l'ha fornito la Francia con l'esclusione dal valore storico dal ballottaggio per l'Eliseo sia dei socialisti che dei repubblicani, con il successo di Macron e Le Pen. Non è detto che si debba chiudere baracca. La democrazia parlamentare può ancora navigare fra i marosi del terzo millennio. Ma a patto d'imbastardirsi, di contaminarsi con elementi di democrazia diretta, d'accogliere in grembo un po' di fantasia (o d'eresia) costituzionale. Ecco cinque suggestioni.L'opinione del prof. Michele Ainis su la Repubblica.

Il Parlamento si può salvare. Se lo si vuole veramente

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In Italia (ma non solo in Italia) vince l'antipolitica

Da dove nasce l’irresistibile impulso a chiedersi, di volta in volta, chi sarà mai il futuro Mitterrand italiano, il futuro Blair, la futura Merkel, il futuro Sarkozy, e oggi, naturalmente, il futuro Macron? Il suddetto impulso, e le connesse parole in libertà, nascono probabilmente dall’esigenza di ribadire quel (finto) odio di sé, quel (finto) viscerale disprezzo per se stessa che l’Italia pubblica è tenuta a manifestare ogni giorno. L'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

L'esterofilia, una malattia italiana

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