Abbiamo una Rai renziana a tutto tondo
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Una volta Bruno Vespa definì la Dc «l’azionista di riferimento» del Tg1. Era il 1992, la Dc era ancora il partito di maggioranza relativa. Insomma, cambiano i nomi e gli azionisti, ma il copione è sempre lo stesso. Del resto la commissione parlamentare chiamata a vigilare sulla Rai è divisa pro quota tra partiti e correnti. Con la stessa logica, e al di là della qualità dei singoli, è stato nominato il consiglio d’amministrazione, e la presidente e il direttore generale: quale criterio potevano mai seguire? Quello che ha sempre ispirato e ispira giubilazione e nomina dei direttori dei tg. L'editoriale di Bruno Manfellotto sul Messaggero Veneto.
Il governo Renzi, "manu militari", si è impossessato della Rai