La battaglia di Aseyev per far conoscere i crimini russi

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L'operazione militare speciale di Putin continua

L’arrivo degli aiuti americani con un ritardo di sei mesi potrebbe finalmente cambiare la situazione al fronte della resistenza ucraina contro l’orda russa, ma mentre li impacchettano per spedirli, vari esperti militari avvertono sulla finestra che sarà sfruttata dai russi per avanzare. Nelle ultime settimane, i bombardamenti delle città meno protette come Kharkiv, Odesa e Lviv si sono intensificati, l’esercito russo lancia continui attacchi sul fronte dell’Ucraina orientale, nei pressi di Donetsk, per provare a sfondare la linea. A fortificare la resistenza ucraina sul fronte di Donetsk, sono stati mandati altri militari ucraini. Dal fronte ci giungono le testimonianze dei soldati con i profili più conosciuti. Il commento di Yaryna Grusha su Linkiesta.

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Pioggia di missili russi sulle città ucraine, Kiev resiste

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Putin non riesce a piegare la resistenza ucraina

Al posto di condividere le foto con le tavole natalizie imbandite, i regali scartati e i fuochi di artificio di capodanno in arrivo, gli ucraini condividono foto di macerie, di palazzi in fiamme e di sangue sull’asfalto dopo il più massiccio attacco russo in due anni di guerra contro le città di Kyjiv, Lviv, Kharkiv, Odesa, Dnipro e Zaporizhzhia. Al posto di scambiarsi gli auguri per l’anno nuovo, gli ucraini si scambiano i «come stai?», i «siete vivi?», i «dove siete?», i «fatevi vivi». Non sono messaggi che si scambiano i militari tra di loro o le famiglie dei militari con i cari impegnati nell’esercito, sono messaggi tra civili che in questo incubo cercavano di ritagliare alla fine dell’anno uno spazio per una piccola festa e celebrare la vita. Il commento di Yaryna Grusha su Linkiesta.

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ll coraggio di Viktoriya Amelina alla ricerca della verità

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Crimini di guerra russi nella martoriata Ucraina

"Avevi tanti piani, avevi vinto una borsa di studio per andare a scrivere a Parigi per un anno con vista su Montmartre e ti dispiaceva andare via dalla tua amata Ucraina, ma almeno avresti potuto dedicarti a tuo figlio che negli ultimi mesi ti vedeva poco. Lo hai portato a Venezia per fargli vedere la città che poteva svanire invece sei svanita tu, lasciandomi quel giorno passato insieme a Venezia sul terrazzo dell’appartamento che avete preso in affitto". Il ricordo di Viktorina Amelina da parte della sua amica del cuore Yaryna Grusha. Sul sito Linkiesta.

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