L'ambiguità di Angela Merkel può fare danni all'Italia

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I tedeschi dovrebbero rendersi conto di quali e quante difficoltà Matteo Renzi debba superare per realizzare le sue ambizioni. Il Partito democratico ha vinto le elezioni europee con un risultato che ha sbalordito i partner dell’Italia in Europa e ha regalato al suo leader una grande popolarità. Ma una vittoria a Strasburgo non modifica il rapporto delle forze a Roma. Renzi non ha una maggioranza, deve concordare le sue mosse con interlocutori discussi e discutibili, deve combattere su due fronti: quello delle riforme costituzionali e quello delle riforme economico-sociali. Quando i tedeschi pretendono i «fatti» dovrebbero capire che la fine del bicameralismo perfetto e una nuova legge elettorale non sono meno utili, per il futuro del Paese, di quanto siano altre riforme destinate a ridurre la spesa e il debito pubblico. Spesa e debito Così Sergio Romano sul Corriere della Sera.

La luna di miele tra Matteo e Angela è già finita?

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E' mostruosa l'incapacità di combattere l'evasione fiscale

Nel nostro Paese qualcosa non funziona a dovere nel meccanismo di riscossione delle tasse se risponde al vero che la somma che i contribuenti devono pagare al Fisco è di ben 620 miliardi di euro! Cosa si potrebbe fare con questa marea di quattrini? Per esempio dare una botta pazzesca al debito pubblico: dal 137,5 al 97,8 per cento del Prodotto interno lordo. Oppure non far pagare l’Irpef agli italiani per quattro anni. O ancora, avviare un gigantesco piano di opere pubbliche del valore di 110 Mose. Così Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.

Il Fisco italiano tartassa i deboli e lascia tranquilli i furbi

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