L'Italia si sbriciola, Junker sta a guardare

Le colate di cemento a valle e lo sversamento di detriti derivati dall'estrazione dei marmi a monte hanno affogato il corso naturale delle acque, che ora si riprendono i loro diritti. Con essi dovranno fare i conti la "santa alleanza" tra finanza e mattone e la politica criminosa dei "condoni", che hanno deformato e violato il territorio per decenni. Per questo ritengo che oltre ad occuparci dell'emergenza dobbiamo porre le basi per una svolta culturale e politica. La Toscana, prima in Italia, ha deciso con la sua legislazione regionale di bloccare per sempre il "consumo del suolo". Ha reso non edificabile il territorio a rischio idrogeologico. Ha predisposto e approvato un Piano Paesaggistico che fissa le "invarianti strutturali" da tutelare. Una triade di interventi e azioni per la salvaguardia della bellezza e della salute del territorio. Questo dovrebbe assicurare il futuro. Per il passato imputati siamo tutti. I partiti, i governi, i politici, i cittadini. Così il presidente della regione Toscana su Huffington Post.

Rossi (Toscana) contro l'Unione Europea

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Le banche danno i soldi agli amici degli amici

Nel 2011-2012 la Bce immise nel mercato circa mille miliardi di euro a un tasso dell’1% attraverso il sistema bancario; l’operazione si chiamava LTRO acronimo inglese che significa “Piano di rifinanziamento a lungo termine”. L’obiettivo era rilanciare l’economia reale attraverso uno slancio del credito; ma di quei soldi, all’economia reale non andò nulla. Le banche italiane si tennero quasi tutto in cassa, reinvestendo in titoli di Stato e obbligazioni. Imprese e cittadini rimasero a secco e questo generò un’ulteriore spinta recessiva nei consumi e nella produzione. Così Giampaolo Rossi su Il Giornale

Il gioco (sporco) delle banche

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L'Europa deve fare i conti con i tanti separatismi

  • Pubblicato in Esteri

L'unica soluzione attuale alla crisi degli Stati e allo "status quo" del disordine mondiale, può essere dunque solamente, al di fuori di facili visioni apocalittiche, con la legislatura appena aperta dell'Unione Europea il passaggio da un'unione monetaria ad un'unione politica, attraverso la costituzione di un governo federale democratico europeo, in cui la presenza dei singoli Stati membri ritrovi una sua nuova consistenza, di fronte all'attuale disgregazione delle istituzioni democratiche, rinnovando una politica basata sulla unità culturale dell'Europa del Rinascimento e dell'Illuminismo e non più su una imbelle e autodistruttiva politica orientata a devastanti e ambigui interessi personali e tribali senza futuro. Così Guido Rossi su Il Sole 24 Ore.

Scozia, una lezione per l'Europa

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