L'Italia si sbriciola, Junker sta a guardare
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Le colate di cemento a valle e lo sversamento di detriti derivati dall'estrazione dei marmi a monte hanno affogato il corso naturale delle acque, che ora si riprendono i loro diritti. Con essi dovranno fare i conti la "santa alleanza" tra finanza e mattone e la politica criminosa dei "condoni", che hanno deformato e violato il territorio per decenni. Per questo ritengo che oltre ad occuparci dell'emergenza dobbiamo porre le basi per una svolta culturale e politica. La Toscana, prima in Italia, ha deciso con la sua legislazione regionale di bloccare per sempre il "consumo del suolo". Ha reso non edificabile il territorio a rischio idrogeologico. Ha predisposto e approvato un Piano Paesaggistico che fissa le "invarianti strutturali" da tutelare. Una triade di interventi e azioni per la salvaguardia della bellezza e della salute del territorio. Questo dovrebbe assicurare il futuro. Per il passato imputati siamo tutti. I partiti, i governi, i politici, i cittadini. Così il presidente della regione Toscana su Huffington Post.