Uomini straordinari cercasi... disperatamente

In questo primo scorcio post-pandemia già si respira un’aria molle, un che di sospeso, come se una grande incertezza avvolgesse tutti gli attori politici e sociali, in attesa di un solleone che calmi un po’ un Paese ancora sotto shock per i tremendi mesi trascorsi in casa. Non è un bel clima. Ricorda un altro momento in cui l’Italia era frastornata. Erano i primi anni Novanta. Dopo la crisi di quella che Pietro Scoppola chiamò “la Repubblica dei partiti”, squassata da Tangentopoli e dal crollo degli assetti pre-1989, l’Italia ebbe la fortuna di poter disporre di alcuni uomini eccezionali. Il comento di Mario Lavia su Linkiesta.

La crisi morde come nel 1993, allora c'era Ciampi, oggi Conte!

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Zingaretti si e' stancato di portare la croce del governo

Il ruolo di portatore della croce, in politica, alla lunga non è detto che paghi. Anzi. Accade talvolta che il Cireneo di turno si ribelli alla sua condizione, stanco di recare il peso del sacrificio, magari da solo, finendo con l'avvantaggiare altri; e tanto più se a questo sforzo subentra l'angoscia che sia tutto vano. È chiaro che stiamo parlando del Partito democratico, il Cireneo che porta la croce senza riconoscimenti in cambio, anzi: il recente sondaggio di Swg ha scosso il Nazareno perché segnala un'inversione di tendenza con un meno 0,7 in una settimana che fa andare il partito di Nicola Zingaretti sotto quota 20. Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

I democratici sono succubi dei Cinquestelle

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Maggioranza nel caos, va in onda il salvataggio di Salvini

Dopo la sostanziale bocciatura del progetto di Boccia sugli assistenti sociali che ha lasciato comunque qualche livido nel rapporto fra il ministro pugliese e il Viminale, il voto su Salvini non solo ha dimostrato la mancanza di coesione nella maggioranza ma ha posto, seppure in modo sussurrato, la questione del coinvolgimento di Giuseppe Conte nelle decisioni dell’allora ministro dell’Interno. Ne ha accennato il renzianissimo Francesco Bonifazi ma lo hanno capito tutti: come poteva il premier non sapere cosa faceva il suo ministro? Il commento di Mario Lavia su Linkiesta.

Palazzo Chigi in pieno lockdown, avviso di sfratto al Conte 2

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