La sfida di Trump al democratico Biden

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C’è stato anche un momento Marchese del Grillo, personaggio più trumpiano di altri. Un momento “io so’ io e voi non siete un caz”. Uno dei pochi passaggi in cui Donald Trump sembrava credere in quel che diceva: «Noi siamo qui e loro no», e loro sono i democratici, i media nemici, tutti i perplessi perché il presidente degli Stati Uniti ha usato la Casa Bianca – e molto altro – per la sua propaganda elettorale. “Loro” è poi Joe Biden. Trump lo ha nominato 41 volte. Ha cercato di trasformare queste elezioni da referendum su di lui in scelta tra lui e Biden. Il commento di Maria Laura Rodotà, su Linkiesta.

Trump accetta la nomination. Chi ne dubitava?

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Le bugie di Trump alla Convention repubblicana

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Se i democratici prevarranno «i cinesi controlleranno il mercato dei farmaci e non vedrete più un dottore»; lo ha detto Natalie Harp, ex paziente oncologica bionda e molto carina. Con Biden alla Casa Bianca, «vi ridurranno in schiavitù, sarete schiavi della debole, dipendente, ideologia liberal del vittimismo, non riconoscerete più questo paese o voi stessi», lo ha urlato Kimberly Guilfoyle, fidanzata di Donald Trump junior, commentatrice su Fox News, stasera considerata “strana” anche da qualche collaboratore di Trump, e su Twitter hanno montato il suo discorso con marce militari nordcoreane. Però se Trump verrà rieletto, «ci si potrà inginocchiare quando si prega», vedi assicurazione di Lou Barletta, capo delegazione della Pennsylvania. Mentre Biden toglierà i riferimenti a Dio, e con Biden arriverà il marxismo, e Biden abolirà i sobborghi. Il commento di Maria Laura Rodotà su Linkiesta.

Convention repubblicana, Trump attacca a testa bassa Biden

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