L'Europa guarda alla Cina di Xi Jinping

  • Pubblicato in Esteri

Stati Uniti e Ue tuttora fanno insieme il 50% del Pil globale e il 30% degli scambi internazionali, al ritmo di 1000 miliardi di dollari all’anno, mentre il dialogo con Pechino si trascina nell’incomunicabilità più tesa e inconcludente tra misure Ue antidumping e sovracapacità produttive monstre che mettono alle corde l’industria europea, l’interrogativo dovrebbe essere liquidato come del tutto assurdo. L'editoriale di Adriana Cerretelli su Il Sole 24 Ore.

Possibile che la Ue si avvicini a Pechino? Grazie a Trump..., forse

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Frankel, l'austerità affossa i mercati

Il periodo di massimo splendore delle politiche di bilancio attiviste è stato cinquanta anni fa. La maggior parte dei Paesi avanzati perseguiva un modello anticiclico, limitando la spesa e aumentando le tasse nei periodi di espansione economica, e adottando politiche di stimolo durante le recessioni. Il motto «siamo tutti keynesiani, adesso», attribuito a Milton Friedman nel 1965 e a Richard Nixon nel 1971, rendeva perfettamente quello zeitgeist economico. L'editoriale di Jeffrey Frankel su Il Sole 24 Ore.

I grandi della Terra stanno sbagliando tutto da 15 anni

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La Bce cerca di aiutare l'economia reale, ma le banche...

c'è qualcosa che non sta funzionando come previsto. A marzo la Bce ha avviato il piano quantitative easing europeo, sta cioè stampando nuova moneta attraverso la quale acquista sui mercati titoli di Stato dell'Eurozona e titoli privati per un controvalore mensile di 60 miliardi. L'obiettivo è fornire nuova liquidità alle banche (che incassano anche plusvalenze dalla vendita dei titoli di Stato in portafoglio acquistati a prezzi bassi durante la crisi dello spread nel periodo 2011-2012) al fine di spingerle ad erogare più prestiti a famiglie e imprese. Un articolo di Vito Lops su Il Sole 24 Ore. 

Draghi dà i soldi alle banche ma le aziende non ne beneficiano

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