Obama è come don Abbondio?

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Tutti gli attori in Medio Oriente, alleati, neutrali e mortali antagonisti, si sentono liberi di agire. Ue e Egitto bombardano i fondamentalisti in Libia perché Obama ha troppo oscillato tra sostegno a parole delle cosiddette «primavere arabe», via libera ai Fratelli Musulmani al Cairo, tentativo di salvare Mubarak per poi abbandonarlo. Il leader egiziano Abdel-Fattah el-Sisi, dopo un farlocco tentativo di addossare i raid ai ribelli antifondamentalisti dell’ex generale Khalifa Hifter, lascia intendere che senza il blitz l’aeroporto di Tripoli sarebbe caduto prima nelle mani delle milizie islamiche. Così Gianni Riotta su La Stampa.

Le incertezze di Obama aggravano le crisi nel mondo

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Il mondo è spaccato, c'è bisogno di una nuova governance dell'economia

Settant'anni fa i grandi della Terra decisero di trovarsi a Bretton Woods per disciplinare i rapporti economici tra gli Stati usciti con le ossa rotte dal secondo conflitto mondiale. Settant'anni dopo sembra che sia indispensabile che gli attuali governi debbano affrontare questioni che da soli i singoli Stati non sono davvero in grado di portare a soluzione. Così Gianni Toniolo su Il Sole 24 Ore.

Occorre una nuova Bretton Woods

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