Se l’Africa non cresce (e la popolazione aumenta) non si può fermare l’immigrazione

  • Pubblicato in Esteri

Il Piano Mattei della Meloni non risolve i problemi nè dell'Italia nè dell'Africa

Il Pil pro capite dei Paesi dell’Africa subsahariana, calcolato secondo il criterio del potere d’acquisto e in dollari costanti (per sterilizzare l’effetto dell’inflazione) secondo la Banca Mondiale è di 3.757 dollari. Quello dell’Italia è di 43.788, e quello dell’Area euro di 47.785. Nel 1990 questo era di 2.931 dollari a sud del Sahara e di 36.586 nel nostro Paese. Questi numeri nudi e crudi da soli fanno comprendere quanto sia distante oggi come ieri la nostra realtà e quella dei luoghi da cui provengono gran parte dei migranti. Ma soprattutto quanto sia abbastanza illusorio pensare che in breve tempo lo sviluppo economico possa colmare il gap. È un'illusione che non coinvolge solo chi parla di piano Mattei o di Piano Marshall per l'Africa, ma anche molti di coloro che in buona fede credono che la crescita del Sud del mondo, all'interno della globalizzazione e grazie alla globalizzazione, possa risolvere gli squilibri alla base dell'immigrazione in un tempo mediamente breve.

 

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