Starmer vuole rimediare al disastro Brexit

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Si avvicina il voto inglese, la partita per i Tories è persa

Lo scenario sembra roseo per Starmer e i suoi, che stanno già assumendo uno stile «ministeriale», comportandosi quasi da governo in carica: sui media britannici, le discussioni più accese, oltre a quelle sulle proporzioni della sconfitta dei Tories, riguardano proprio le prime mosse che potrebbe compiere Starmer una volta arrivato al numero 10 di Downing Street. Tra i vari dossier c’è quello della Brexit e più in generale dei rapporti con l’Unione europea: un tema su cui il nuovo Labour non si è espresso molto (volutamente), ma che potrebbe rivelarsi dirimente per il futuro governo.

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Nigel Farage spaventa i Tories e dà una mano ai Laburisti

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Inghilterra, in salita il premier Sunak, rischio crollo dei conservatori

L’ingresso di Nigel Farage in questa campagna elettorale sembrava scongiurato infatti, almeno fino a poco tempo fa, nonostante lui sia a tutti gli effetti l’azionista di maggioranza di Reform Uk. L'ex leader dello Ukip si era dedicato recentemente ad attività di vario genere e spessore, dal trash televisivo sotto forma di reality show fino al sostegno alla candidatura di Donald Trump negli Stati Uniti (non che ci sia tutta questa differenza tra le due cose, si potrebbe obiettare). Di sicuro, la sua entrata sul palcoscenico non favorisce i Tories e potrebbe essere invece una buona notizia per Keir Starmer (...) Il carisma di Farage non è riuscito però a nascondere anche l'altra faccia della medaglia, per un leader così polarizzante, che si manifesta sotto forma di malcontento e contestazione: in questo breve scorcio di campagna elettorale, Farage è già stato vittima di due aggressioni. La settimana scorsa, una venticinquenne è stata accusata di aggressione per avergli lanciato un milkshake in faccia mentre usciva da un pub; questa settimana un uomo ha scagliato dei detriti provenienti da un cantiere contro il suo pullman elettorale.Il commento di Francesco Del Vecchio su Linkiesta.

 

 

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Sunak ko, a Londra, la vittoria annunciata dei laburisti.

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Uk, la vittoria del 4 luglio, annunciata dal Labour Party, potrebbe riservare qualche sorpresa

Il Financial Times ha da poco pubblicato uno strumento molto interessante, che permette di travestirsi da stratega e provare a ipotizzare il risultato delle prossime elezioni, stimando l’esito in ogni circoscrizione elettorale. La prima cosa che risalta è quanto sia rossa la barra che raccoglie le previsioni sulla composizione del prossimo parlamento. Il dominio dei laburisti sembra incontrastato: stando alla proiezione dei seggi in base ai sondaggi attuali, il partito di Starmer potrebbe superare i quattrocentocinquanta seggi su seicentocinquanta, ben oltre la maggioranza assoluta di trecento ventisei, una cifra che potrebbe permettere al Labour di portare a compimento con la massima serenità la sua rivoluzione gentile (...) Dopo la disfatta alle elezioni del 2019, quando hanno ottenuto solo una decina di seggi, i libdem sono ripartiti dalle loro radici, ovvero la politica locale, raggiungendo risultati ragguardevoli di recente sotto la guida di sir Ed Davey. Il loro focus sul territorio potrebbe renderli un avversario ostico per i conservatori, regalando maggior vantaggio alle ambizioni laburiste. Proprio per questi motivi, è difficile stimare quanti seggi potrebbero raggiungere i libdem a partire dal consenso su base nazionale (che è circa del dieci percento): sebbene il loro sostegno generale sia molto inferiore a quello dei due partiti principali, in alcune circoscrizioni hanno una presenza significativa. Il commento di Francesco Del Vecchio su Linkiesta.

 

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