Occorre cambiare l'architettura dell'Europa

L’Europa non è una prigione ma — potenzialmente — uno straordinario strumento di progresso per i suoi cittadini e per l’economia globale. Chi oggi pensa questo deve avere il coraggio di affrontare il problema dell’euro e ammettere la necessità di ripensarne l’architettura non solo economica ma anche politica. Il successo di Martin Schulz in Germania e di Emmanuel Macron in Francia fa sperare che questa non sia solo una posizione velleitaria. Per l’Italia sarà difficile essere protagonista di un’evoluzione politica del genere. L'editoriale di Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera.

L'Europa deve cambiare strada, altrimenti muore

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L'Europa deve cambiare strada, per non morire

Ci sono due strade alternative che si possono percorrere. La prima è quella di allentare le regole per tutti e lasciare maggiore flessibilità di spesa ai Paesi. Questa a mio avviso è una strada potenzialmente pericolosa. Come ho scritto più volte, regole che sono oggetto di un continuo negoziato perdono credibilità e finiscono per indebolire il sistema invece di rafforzarlo. L'editoriale di Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera.

Forse l'Europa ce la fa (se vuole)

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