I repubblicani Usa non meritano troppo rispetto. Negli anni di Obama sono stati capaci di dire solo dei no al Congresso e di accontentare nella società quei “tea party” animati dall’ineffabile Sarah Palin intenti a remare contro ogni progresso nel mondo dei diritti civili, delle libertà sessuali, della libertà delle donne, ostentando una totale devozione cristiana. Uno spirito pio incapace però di battersi sia contro le armi del Pentagono che tanti peccati hanno commesso nel mondo, sia contro le armi care alla Rifle Association, che tante sventure hanno generato nel loro stesso paese. Verrebbe dunque da dire che Trump se lo sono covato loro e che prenderne le distanze quando nascendo s’è mostrato una via di mezzo fra un pappagallo e un avvoltoio non basta ad assolverli. L'editoriale di Giancesare Flesca sul Messaggero Veneto.

Perché Hillary e Bill torneranno alla Casa Bianca

Il Medio Oriente è forse (quasi) pronto per soluzioni negoziate guidate da una giusta mescolanza di realismo, immaginazione e intelligenza, è che ormai da troppo i combattimenti si trascinano senza che coloro che combattono, da una parte o dall’altra, possano ancora illudersi che la vittoria sia certa e a portata di mano. L'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

Medioriente da ridisegare, prima che sia troppo tardi

Trump ha conquistato i favori del popolo americano reinventandosipopulista puro. Uno cioè capace di captare i desideri del popolo e impostare tutta la sua campagna su quello che il popolo vuole sentirsi dire dalla politica. Ma allora, davvero si può conquistare la Casa Bianca semplicemente vendendo promesse e qualunquismo a degli sprovveduti? L'opinione di Roberto Marchesi su il Fatto Quotidiano.

La sfida Clinton - Trump continua