Di spending review non si parla più, non interessa
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La spending review non riesce mai a ridurre granché le dimensioni del bilancio pubblico, ma si conferma infalli bile nel portare alle dimissioni i tecnici ai quali il governo si rivolge per riuscirci. Perotti, uno degli economisti italiani più riconosciuti all’estero, sabato ha fatto sapere a Matteo Renzi che rinuncia al suo incarico e uscirà dalla squadra di consiglieri di Palazzo Chigi. A suo avviso, il varo della legge di Stabilità e i segnali dati anche in seguito dal governo indicano che la riduzione della spesa pubblica non è una priorità. «In questa fase non mi sentivo molto utile», ha detto ieri a «L’erba dei vicini» di Beppe Severgnini su Rai3. L'editoriale di Federico Fubini sul Corriere della Sera.