Gli ucraini e la propaganda russa sulla controffensiva

  • Pubblicato in Esteri

Kyjiv sta dimostrando che una democrazia può e sa difendersi

L’Ucraina è il paese che ha resistito all’invasione del gigante russo, che ha stupito il mondo, che ha riallineato l’occidente, che ha ridato un senso all’Europa, che ha impantanato Putin e provocato il licenziamento del più importante generale di Mosca oltre a un tentativo di golpe con successivo omicidio del gran capo dei mercenari che a Bakhmut ha ottenuto l’unica vittoria suk campo del Cremlino (...) Nessuno è più stanco della guerra degli ucraini: immaginate cosa significhi avere mariti e figli al fronte, cosa significhi essere svegliati ogni notte dalle sirene e correre nei rifugi antiaerei, che poi è il male minore rispetto a essere svegliati da un missile prima che la sirena suoni. Immaginate questa condizione che continua giorno e notte da un anno e mezzo, con l'aggravante degli assedi, dell'occupazione, degli orrori, e dei blackout elettrici ed energetici invernali. L'eccezionalismo ucraino è anche questo. Il commento di Christian Rocca su Linkiesta.

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I fatti, vogliamo i fatti!

I conti, in politica, si fanno con la «realtà effettuale», con i fatti, come già raccomandava Machiavelli; che pur viveva in un'epoca in cui il popolo dipendeva da sovrani assoluti che facevano quello che volevano. I conti non si fanno a chiacchiere, anche se le parole, in democrazia pur contano. Figuriamoci se non li si dovrebbero fare ora che al popolo sono attribuiti poteri analoghi a quelli dei sovrani assoluti dei tempi di Machiavelli. Ma il popolo conta davvero? Un editoriale di Piero Ostellino su il Giornale.

Caro Renzi, l'Italia non sta affatto cambiando verso

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