L'Arabia Saudita ed il suo regime, l'Occidente complice

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Da questo sanguinario intrigo emerge anche e soprattutto la pluridecennale idiozia dell’Occidente - in primis degli Usa e dell’Europa - che si accorge solo ora della ferocia disumana della ideologia wahabita, dell’Islam di Mohammed Wahab, che è la vera ragione della barbara uccisione di Khashoggi, perfettamente halal, lecita secondo la legge islamica, secondo il wahabismo. Il commento di Caro Panella sul sito lettera43.

Medio Oriente senza pace, Occidente ondivago

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Guerra al'Isis, a parole tutti d'accordo. Solo a parole

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Gli americani sono così coscienti dell'errore di Bush junior che nel giugno dell'anno scorso hanno guardato senza fare una piega il Califfato conquistare Mosul, città di due milioni di abitanti, e arrivare a una trentina di chilometri da Baghdad. Come dire ai sunniti: accomodatevi pure e vendicatevi. Si chiama politica Usa del “doppio contenimento” e ha già portato a diversi disastri: negli anni'80 alla guerra Iran-Iraq (un milione di morti) e a uno degli equivoci storici più sconcertanti, quando nell'estate del 1990 l'ambasciatrice Usa a Baghdad, April Glaspie, incontrando Saddam diede un implicito via libera all'occupazione del Kuwait. “Non potevamo sapere che gli iracheni si prendessero “tutto” il Kuwait”, fu la sua giustificazione. Sostituite Kuwait con Siria e avete l'equazione con il Califfato. Un editoriale di Alberto Negri su Il Sole 24 Ore.

Lotta all'Isis, tutti in ordine sparso

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L'Occidente di fronte ai suoi errori

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“E’ colpa dell’Occidente”. Certo che lo è, ma dirlo non aiuta a risolvere il problema. Non del tutto. Saddam Hussein, per lungo tempo, agli Stati Uniti ha fatto comodo. La Francia è intervenuta in Siria contro il despotismo di Assad, finendo però col fare il gioco dell’Isis (e dando addirittura ragione a Putin, che infatti adesso in Francia – e non solo – è tornato di moda). Anche l’Italia resta equivoca: che rapporti ha Renzi con gli emiri, che ha riverito anche di recente in alcuni dei suoi viaggi tragicomici? Ed è proprio necessario vendere altri caccia Eurofighter al Kuwait per 8 miliardi con la compartecipazione di Governo e Alenia (cioè gruppo Finmeccanica), con la scusa che “il Kuwait è nostro alleato e pure moderato”? Esaurite l’analisi e l’autoanalisi atte a individuare il colpevole, resta il problema di fondo: che fare concretamente? Bombardare? Non reagire? Azzerare i finanziamenti (a chi? All’Isis, che i soldi se li procaccia benissimo già da solo col suo autogoverno)? Oppure, come sento ripetere ovunque come un mantra, “Operare con un’attenta intelligence?” (che vuol dire, di grazia?). Io non ho soluzioni, ma mi fanno un po’ sorridere quelli che alla mattanza reagiscono prendendosela con Belpietro (che resta Belpietro: lo scoprite adesso?) o invocando la misericordia. E’ un atteggiamento che va certo perseguito come esseri umani, ma se foste governanti cosa fareste? Un articolo di Andrea Scanzi su Il Fatto Quotidiano.

Quante parole sulla strage di Parigi

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