Riforme costituzionali, trasformisti in azione

Quella Palude nella quale Renzi teme tanto di cadere, ma dei cui consensi ha bisogno come il pane, al modo in cui Silvio Berlusconi ebbe bisogno dei “Responsabili” accorsi a sostenerlo nei 45 giorni (tanti) concessi dal Quirinale per il voto di sfiducia contro Silvio scongiurato da Scilipoti e C. Allora, direte, la storia si ripete ogni volta che i partiti, strumenti della organizzazione democratica delle idee e dei programmi diventano liquidi e confondono le loro acque? Purtroppo sì. E da noi non c'era bisogno di aspettare Zygmunt Bauman e la sua "società liquida". L'editoriale di Vittorio Emiliani sul Messaggero Veneto.

Fasulla la maggioranza di Renzi sulla riforma del Senato

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Partiti liquidi, Renzi ne approfitta

Mattarella è stato e resta un democristiano  -  di sinistra. Uno di quelli che si definiscono  -  e vengono definiti  -  cattolici democratici. Renzi, invece, è post-democristiano. Interpreta un modello di (post) democrazia personalizzata e mediatizzata. Dove i partiti contano meno perché, in fondo, si sono liquefatti. Per questo l'elezione di Mattarella permette di precisare il tipo di leadership e di democrazia interpretati da Renzi. Leader dei tempi liquidi, al tempo della democrazia liquida. Secondo la nota formula di Zygmunt Bauman. Cioè: senza appigli stabili e senza riferimenti coerenti. In continua evoluzione e ri-definizione. Renzi ne ha fatto un ambiente amico. Dove agisce e decide, perlopiù, da solo. Un editoriale di Ilvo Diamanti su la Repubblica.

Renzi: da oggi in poi comando io!

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