Governo ad un bivio, dal 2017 niente più alibi

Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan ben sanno che dal 2017 non si potrà più far affidamento sullo “sconto” europeo: oltre 16 miliardi se si comprendono anche la “clausola migranti” e i 6,5 miliardi già concessi in maggio grazie alla clausola sulle riforme, che faranno lievitare il deficit del prossimo anno dall’iniziale 1,4% al 2,4% del Pil. Al netto della flessibilità europea, la legge di stabilità affida il finanziamento dei diversi interventi di spesa e di minore entrata alla spending review per 7,3 miliardi nel 2016 e a un mix di entrate una tantum (la voluntary disclosure) e strutturali come il prelievo sui giochi. La manovra è sostenibile nel medio periodo? Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan ha invitato ieri nel corso del suo intervento in Senato a valutare «l’impatto crescente delle misure» contenute nella legge di stabilità. L'editoriale di Dino Pesole su Il Sole 24 Ore.

Per risalire la china serve la spending review

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Pagamenti in contanti a 3 mila euro, un regalo ai ricchi

Tutti gli esperti, inclusi i dipendenti del governo, hanno sempre sostenuto che è un errore. Un anno fa il ministro Pier Carlo Padoan (stimato economista che ha lavorato all’Ocse e al Fmi) disse che il limite al contante accompagnato da incentivi all’uso di pagamenti tracciabili ha prevedibili effetti positivi sui consumi. L’Agenzia delle Entrate ha detto più volte che l’uso eccessivo del contante rende possibile una buona parte dell’evasione. Tutte le organizzazioni mondiali dicono che criminalità organizzata, riciclaggio e corruzione hanno la vita più facile grazie all’assenza di limiti all’uso del contante. L'articolo di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera.

L'inciampo del governo, pagamenti in contanti a 3mila euro

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