Super banca cinese, anche l'Italia dentro

La Cina vuole investire una piccola parte dei suoi 3.800 miliardi di riserve estere nell'Aiib è una buona notizia. E il fatto che lo voglia fare attraverso istituzioni multilaterali in cui la sua voce, per quanto importante, sarà una fra le tante, è una notizia ancora migliore. Un'istituzione multilaterale avrebbe funzionari di ogni parte del mondo, e di conseguenza sarebbe meno politicizzata che se fosse la Cina a erogare soldi per conto proprio. Per queste ragioni gli Stati Uniti farebbero bene ad aderire a loro volta. Sembra che Obama sia piuttosto contrariato dell'atteggiamento degli europei  favorevoli all'ingresso nella costituenda Banca asiatica i investimento per le infrastrutture, di cui il continente asiatico ha grande necessità.

Un editoriale di Martin Wolf su Il Sole 24 Ore.

Nasce una nuova banca mondiale degli investimenti

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