Banche italiane nell'occhio del ciclone della speculazione

La dinamica dell'andamento di Piazza Affari, a ben vedere, è stata causata, soprattutto, dagli hedge fund pronti ad infilarsi tra le pieghe del mercato per trarre profitto. Lo stesso rally della scorsa settimana era stato frutto della loro operatività. Questo tipo d’investitore, infatti, era in larga parte ribassista allo scoperto. In prossimità degli stress test (per incassare la plusvalenza o evitare potenziali perdite) ha chiuso le posizioni. Vale a dire: ha acquistato sul mercato i titoli oggetto della sua scommessa per consegnarli alla controparte. L'editoriale di Vittorio Carlini su Il Sole 24 Ore.

Banche italiane nella morsa della speculazione più selvaggia

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Europa, piccole banche soffrono

Per individuare le banche in difficoltà, ci siamo posti una domanda tanto grossolana quanto semplice: se il 65 per cento dei prestiti in sofferenza venisse svalutato, quante banche avrebbero ancora un rapporto fra capitale proprio e attività del 3 per cento almeno? La risposta, abbiamo scoperto, è che circa un terzo delle banche piccole (con quasi il 40 per cento delle attività complessive delle banche piccole) scenderebbe al di sotto della soglia del 3 per cento. Anche le banche medie si troverebbero in una situazione simile. Per fare un confronto, sulle tredici banche «grandi» della zona euro solo una sarebbe da considerarsi in crisi sulla base del nostro stress test allargato. Un editoriale di Ashoka Mody e Guntram Wolff su Il Sole 24 Ore.

Difficoltà per le piccole banche

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Grandi banche d'affari europee, mina vagante per l'eurozona

Un colosso come Deutsche Bank investe in attività finanziarie oltre 1.000 miliardi, poco meno del Pil italiano, e il suo grado di rischio è ritenuto più sostenibile di una piccola banca commerciale del Sud Europa che fa prevalentemente credito? Un paradosso, visto così. Tutto dipende dal fatto che le attività valutate non sono l'intero bilancio ma solo gli Rwa. Ebbene le grandi banche d'affari hanno attivi a rischio che valgono solo il 20-30% dei loro immensi bilanci. Al contrario le banche commerciali dedite al credito (tipiche del Sud Europa) hanno Rwa che superano il 50-60% dei loro più piccoli bilanci. Così Fabio Pavesi su Il Sole 24 Ore.

Gli stress test hanno spudoratamente favorito le banche del Nord Europa

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