Pericolo recessione mondiale, grazie a Trump
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«Noi siamo pronti a fare quel che è necessario per sostenere l’espansione, ma la politica commerciale rappresenta una nuova sfida, è un affare che riguarda il Congresso e l’amministrazione, non la banca centrale». Jerome Powell, aprendo ieri l’annuale incontro della Federal Reserve a Jackson Hole, è stato chiaro. Se arriverà una recessione, Donald Trump dovrà prendersela con se stesso non con la Federal Reserve. Mentre parlava, le agenzie di stampa battevano la notizia che la Cina aveva deciso, come ritorsione, di colpire prodotti americani per 75 miliardi di dollari. Il presidente della Fed, dunque, ha detto “il re è nudo”. La guerra dei dazi è il maggior pericolo che incombe sulla economia internazionale.Ma attenzione, non c’è solo questo. Le nubi che s’addensano all’orizzonte sono in gran parte nubi politiche e se arriverà un nuovo crac, sarà a tutti gli effetti una crisi politica non economica. Il commento di Stefano Cingolani su Linkiesta.
Con questi politici (Trump, Johnson, Salvini, ecc.) solo delusioni