Europa, cambiamenti impossibili finché comanda Berlino

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Germania al palo e l'Unione Europea frena

Ammesso e non concesso che Le Pen, Salvini, Orban e Abascal, fino all'olandese volante che ha appena vinto ad Amsterdam, vincessero le elezioni alle prossime europee e disarcionassero la stravagante maggioranza Ursula, queste destre nazionaliste, si coalizzano contro questa Europa, ma non è ancora chiaro cosa farebbero se la conquistassero, perché il loro unico punto di contatto è che auspicano un'Europa minima, dove ciascuno si faccia i cavolacci propri. Figuriamoci poi in fatto di immigrazione... Il commento di Sergio Luciano su il Sussidiario.

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Il rigore made in Germany: una bella recessione alle porte

L'Europa a rischio recessione, colpa di Germania e Bce

“Chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?”, avrebbe ironizzato Henry Kissinger, mitico segretario di Stato americano con i presidenti Nixon e Ford, per far capire quanto poco stimasse questo imprecisato “Sarchiapone” politico che era già allora l’Unione Europea. Ma in quegli anni – tra il ’69 e il ’77 – per lo meno l’Europa unita era giovane e promettente. Oggi ha un collante – c’è chi dice una camicia di forza – saldo e costrittivo, la moneta unica; ma non ha più sogni, dopo aver archiviato quella della costituzione unitaria; non ha voce unitaria nel mondo; non ha esercito; non ha fiscalità e giurisdizioni davvero comuni, anche se quelle nazionali sono variamente vincolate a procedure condivise, ma assimilate sicuramente solo dalla burocrazia mostruosa che le contagia tutte. Il commento di Sergio Luciano sul sito Il Sussidiario.

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“Mancette senza crescita per tenere in piedi il Governo”

Dovremo tenerci per un altro due anni e mezzo quel che è ormai senza dubbio un pessimo Governo, disunito su tutto e come tale dedito soltanto ad alimentare con mance e mancette questa o quella corporazione, appunto varando una Legge di bilancio che – Cassese docet – “è la sagra del corporativismo, un coacervo di misure che accollano alle generazioni future un forte debito aggiuntivo”. Un documento che è “solo formalmente un provvedimento unitario. Vi dominano il settorialismo e la non-pianificazione”. Il commento di Sergio Luciano su il Sussidiario.

Conte 2 ovvero il governo delle regalíe

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