Giù i prezzi dei prodotti petroliferi

Gli arabi fanno precipitare il prezzo del greggio. Stati Uniti, Canada e Russia sono in allarme. La mossa di Ali Bin Al-Naimi, ministro saudita del petrolio, potrebbe mirare a mettere fuori mercato parte della nuova concorrenza statunitense. A seconda degli impianti, gli idrocarburi estratti dalla roccia di scisto in America producono redditi a prezzi fra i 40 e i 115 dollari. Per i sauditi, tenere il greggio a 70 significa sperare di spiazzare parte della nuova produzione americana. La stessa estrazione di greggio dalle sabbie bituminose in Canada, sostenibile solo a 80 dollari, finirebbe per costare centinaia di miliardi di perdite alle compagnie occidentali che vi hanno investito. Si tenga conto che in Arabia Saudita il costo di estrazione di un barile di greggio è di soli 12 dollari, quindi lo spazio per mantenere gli attuali livelli di produzione è assai ampio. Le considerazioni di Federico Fubini su la Repubblica.

Crollano i prezzi del petrolio 

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