Duello tra il Papa ed i vescovi

  • Pubblicato in Esteri

Un vescovo-pastore: è questo che chiede Francesco e non è la prima volta che insiste sulla pastoralità come il requisito principale della Chiesa. Riflettiamo con attenzione su questo suo linguaggio: nel lessico tradizionale della Chiesa e nella sua struttura organizzativa e sacramentale, il vescovo è il successore degli apostoli, possiede la potestà di "sciogliere o legare" i fedeli, di amministrare i sacramenti, di interpretare e spiegare i misteri della morte e la nuova vita che ci attende nell'aldilà. I preti sono delegati dal vescovo e svolgono per delega le sue stesse funzioni. Ma in tutte le altre sette cristiane protestanti, il vescovo e i sacerdoti sono soltanto "pastori". E del resto, stando ai vangeli, gli apostoli chiamavano il Signore con la parola ebraica "Rabbi", cioè maestro, cioè pastore. Un editoriale di Eugenio Scalfari su la Repubblica.

Vaticano, l'assedio della Curia a Papa Francesco

Leggi tutto...

L'Europa deve ritrovare la sua unità smarrita

L'Europa è ormai diventato un teatro di guerra. La risposta militare, diplomatica, antispionistica, richiede quindi un comando unico. Questo, paradossalmente, è l'aspetto positivo di quanto sta accadendo: l'unità politica dell'Europa non è più un'utopia ma sta diventando e deve diventare una realtà. Bisogna che la pubblica opinione ne prenda coscienza. Bisogna che le istituzioni europee si trasformino per corrispondere ad una necessità e bisogna soprattutto che i governi nazionali siano pronti alle cessioni di sovrani. L'editoriale di Eugenio Scalfari su La Repubblica.

L'Occidente di fronte ad un bivio. L'ennesimo

Leggi tutto...

"Caro Matteo, tra il dire e il fare c'è di mezzo ... il mare!"

Il premier  convinto di essere nel giusto quando propone la sua soluzione alla crisi economica che, da sette anni e più sconvolge il Bel aese. Purtroppo quel che lui pensa e poi dice corrisponde assai poco alla realtà che il nostro Paese sta vivendo e che la politica del governo non è ancora riuscita a modificare. Renzi fa annunci ai quali finora non sono seguiti fatti. Il solo intervento concreto è stato il bonus degli 80 euro, dieci miliardi purtroppo buttati al vento che graveranno sul bilancio dello Stato fino al 2016 e forse oltre. Avrebbe dovuto utilizzarli per creare nuova domanda e nuova offerta di investimenti. Per il resto nulla abbiamo visto finora. Ora il confronto si sposta in Europa. Molti auguri, caro Matteo, a te e a tutti noi, sperando di non uscirne con le ossa rotte ma anzi con un netto miglioramento delle nostre condizioni. Così Eugenio Scalfari su la Repubblica.

Renzi é con i diseredati. A parole... non con i fatti!

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .