Nel 2008 Alitalia grazie alla fusione con Air France ci avrebbe fatto risparmiare un numero imprecisato di miliardi. Ma almeno una piccola autocritica, accanto all’esultanza, sarebbe stata doverosa. Adesso gli arabi chiedono di entrare nell'azionariato della compagnia aerea italiana. Non lo fanno per regalare centinaia di milioni di euro a degli amministratori incapaci. Vorranno esercitare una forma di controllo. Intanto migliaia di dipendenti devono fare le valige. I sindacati si oppongono. Le Poste mettono soldi dei pensionati nel capitale di Alitalia. Continua il pasticciaccio della Magliana. Così Sergio Rizzo sul Corriere della Sera.

Il pasticcio Alitalia, la memoria corta di troppi politici

Gli arabi conquistano la nostra compagnia di bandiera. L'Alitalia poteva essere già salvata sei anni fa, se non ci avesse messo lo zampino Silvio Berlusconi e anche... Maurizio Lupi. I francesi avevano offerto 3 miliardi di euro ma non se ne fece niente. C’è da dire che se siamo arrivati a questo punto, è anche per colpa di chi nel 2008 impedì il passaggio dell’Alitalia all’Air France.

Caso Alitalia, il ministro Lupi ha la memoria molto corta

Abbandonando l'euro si corrono dei rischi. Gli operatori economici sono in stato di allarme rosso. Un esempio, fra i tanti,  il valore delle case scenderà, giusto l’opposto di quanto accadde con la nascita dell’euro: un appartamento  quotato 250 mila euro, dal giorno dopo sarebbe valutato 250 milioni di lire.  Davvero un grande guadagno! Di seguito un articolo su L'Espresso di Maurizio Maggi

Gli altissimi costi di un ritorno alla lira