Si spinge Matteo al taglio (l'ennesimo) delle pensioni

Piaccia o non piaccia, il premier sarà costretto, a breve, ad attaccare non la minoranza del suo partito, non i sindacati, Fiom di Landini o Cgil dela Camusso, ma l'esercito dei pensionati. Siamo alle solite: chi pagherà il conto non sono i politici di professione (spesso ladri di Stato), non i boiardi di Stato  la massa dei burocrati, non la Casta, insomma, ma i soliti noti. Il dramma è che, secondo le stime del ministero dell'Economia (Mef) , la spesa non conoscerà soste. La nota tecnica del Mef prevede una mole di trasferimenti pubblici (dallo Stato) alla previdenza che non smetterà di salire. Per il 2014 le stime parlano di 119 miliardi che saliranno a 122 miliardi a fine 2016. Rallenta il passo di marcia, rispetto agli ultimi 5 anni, ma non c'è capitolo di spesa pubblica che aumenti a questi ritmi. Così Fabio Pavesi su Il Sole 24 Ore. 

Prossima mossa di Renzi, l'attacco ai pensionati

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