La mafia referente della nostra pa

Le mafie stesse diventano «autorità pubblica» in grado di governare processi e sorti dell’economia. «L’uso stabile e continuo del metodo corruttivo-collusivo da parte delle associazioni mafiose – si legge nella relazione della Dna – determina di fatto l’acquisizione (ma forse sarebbe meglio dire, l’acquisto) in capo alle mafie stesse, dei poteri dell’autorità pubblica che governa il settore amministrativo ed economico che viene infiltrato. Acquistato, dal sodalizio mafioso, con il metodo corruttivo collusivo, il potere pubblico che viene in rilievo e sovraintende al settore economico di cui si è intenso acquisire il controllo, questo viene, poi, illegalmente, meglio, criminalmente, utilizzato al fine esclusivo di avvantaggiare alcuni (le imprese mafiose e quelle a loro consociate) e danneggiare gli altri (le imprese e i soggetti non allineati)». L'editoriale di Roberto Galullo su Il Sole 24 Ore.

L'Italia nelle mani della malavita

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