Urge una nuova politica monetaria mondiale

Nel bel mezzo della seconda guerra mondiale i grandi della Terra, da Winston Churchill a Stalin hanno avuto il coraggio di riunirsi a Bretton Woods per cercare un accordo e fermare il collasso delle rispettive economie. Ci si chiederà com'è stato possibile che 44 potenze così diverse, tutte tese a difendere i propri interessi nazionali, siano riuscite a trovare un accordo soddisfacente su un nuovo sistema monetario globale? Erano tutte unite dalla stessa visione. Diversamente dal consesso di 66 Paesi riunitosi a Londra nel 1933, per la Conferenza economica mondiale, dal quale non ci si sarebbe mai potuti aspettare un accordo. Il rivale di Keynes, Friedrich Hayek, si spinse ancora più oltre affermando che l'ordine giusto e durevole non avrebbe mai dovuto essere negoziato, doveva essere spontaneo. Settant'anni dopo bisogna ridiscutere i problemi sorti con la crisi del 2008 a seguito del fallimento dei Lehman Brothers. Così Harold James e Domenico Lombardi su Il Sole 24 Ore.

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