Guerra euro-dollaro: si va verso la parità?

Nei prossimi 12 mesi la parità euro-dollaro diventa probabile secondo Thomas Sartain, gestore obbligazionario di Schroders: «Riteniamo che la parità tra euro e dollaro sia probabile nei prossimi 12 mesi. L'attuale ritracciamento del cross segnala una correzione di una posizione ben definita nel mercato. La realtà di uno scenario caratterizzato da tassi sui depositi negativi continuerà a sostenere le ragioni di chi rialloca i propri investimenti allontanandosi dalla moneta unica. La Fed sta segnalando che più in là nel 2015 darà avvio a una graduale normalizzazione della politica monetaria. Con il rafforzamento dell'economia a stelle e strisce nel secondo semestre dell'anno, probabilmente la parte breve della curva dei rendimenti americani inizierà a prezzare un maggiore premio al rischio, fenomeno che si accompagnerà a nuovi flussi di capitali sul dollaro».

Euro debole, dollaro forte, un aiuto per l'economia Ue

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Un'altra bolla finanziaria in vista?

La storia ci dice che le strette monetarie negli Usa hanno spesso avuto effetti traumatici . Senza andare troppo lontano, la bolla subprime è scoppiata proprio quando l'allora governatore della Fed, Alan Greenspan, preoccupato per un surriscaldamento dell'economia, rialzò i tassi dall'1% del 2004 al 5,5% del 2006. A quel punto il castello dei mutui a tassi variabili subprime concessi a tassi bassi tra il 2002 e il 2004 e dei derivati annessi ci ha messo un paio d'anni per crollare, culminando con il fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Un articolo di Vito Lops su Il Sole 24 Ore.

Il super dollaro che spaventa i mercati

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