La nostra Pubblica amministrazione è un’enorme piramide molto appuntita, dove i dirigenti guadagnano moltissimo. Un solo esempio: i 300 direttori generali di province e regioni guadagnano 150.000 Euro, quanto il capo di gabinetto degli Esteri britannico. Un'esagerazione cui occorre porre rimedio. Il prof. Rpoberto Perotti, sul sito www.lavoce.info descrive una situazione inaccettabile.
Il premier, che conosce in funzionamento della macchina amministrativa, a differenza di tanti soloni della vecchia politica, ha deciso di riformare la pubblica amministrazione. Ce n'è tanto bisogno. Incontrerà degli ostacoli ma, indubbiamente, il popolo è con lui. Se ci riuscirà, bene per l'Italia. Se fallirà, il Paese precipiterà sempre più in basso. E addio ai finanziamenti degli imprenditori stranieri. Un articolo di Paolo Baroni, su La Stampa scrive della sfida dell'ex sindaco di Firenze
Il rottamatore fiorentino si appresta a lanciare la sfida agli alti dirigenti dello Stato. Gli daranno indubbiamente filo da torcere ma è notorio che una buona parte dei problemi del Paese sono legati alla scarsa efficienza della burocrazia. Questa si autoassolve sistematicamente. Segue l'articolo di Elena Ciccarello su Il Fatto Quotidiano descrive la situazione assai preoccupante e finora irrisolta. L'ex pm Raffaele Cantone, presidente dell'autorithy Anticorruzione, presenta al governo una relazione che smentisce quanto normalmente asseriscono i dirigenti della pa, i quali si danno sempre delle pagelle da dieci e lode. Questo per intascare i bonus legati ai risultati conseguiti dai rispettivi uffici.