Un'altra bolla finanziaria in vista?

La storia ci dice che le strette monetarie negli Usa hanno spesso avuto effetti traumatici . Senza andare troppo lontano, la bolla subprime è scoppiata proprio quando l'allora governatore della Fed, Alan Greenspan, preoccupato per un surriscaldamento dell'economia, rialzò i tassi dall'1% del 2004 al 5,5% del 2006. A quel punto il castello dei mutui a tassi variabili subprime concessi a tassi bassi tra il 2002 e il 2004 e dei derivati annessi ci ha messo un paio d'anni per crollare, culminando con il fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Un articolo di Vito Lops su Il Sole 24 Ore.

Il super dollaro che spaventa i mercati

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Rischio Lehman Brothers 2.0

Ci troviamo in una nuova era, l’era glaciale della finanza. Le principali banche centrali, a furia di non affrontare gli eccessi degli ultimi anni della finanza (ad esempio evitando riforme nella direzione di una separazione tra banche tradizionali e banche di investimento) hanno assecondato le svariate bolle che la finanza privata ha creato, finendo anch’esse in bolla, ovvero tutte ad armeggiare con tassi azzerati e manovre di iniezione monetaria per contrastare il fisiologico rischio di deflazione globale che ne è scaturito. Un editoriale di Vito Lops su Il Sole 24 Ore.

Bolla finanziaria all'orizzonte, l'ennesima

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