L'addio a Schengen, dramma per Grecia e Italia

La Germania o l’Austria, se lo vogliono, possono ristabilire i controlli alle loro frontiere terrestri. Ma l’Italia e la Grecia cosa dovrebbero fare, davanti a un barcone mezzo affondato e stracarico di umanità che tenta di raggiungere le loro coste? Dare l’altolà perché altrove Schengen è sospeso e lasciare che affoghino tutti? Se sarà circondata da frontiere con i controlli riattivati, l’Italia si troverà ad ospitare migranti bloccati sul suo territorio senza più varchi per andare altrove. Il che si traduce in una disparità di trattamento che l’Europa dovrà affrontare e che il governo di Roma dovrà denunciare, reclamando le necessarie correzioni che non si esauriscono con la moltiplicazione dei centri di identificazione (glihotspots). È un caso tipico, questo, nel quale l’Italia ha ragione da vendere nei confronti di Bruxelles e di Berlino. L'editoriale di Franco Venturini sul Corriere della Sera.

La sospensione di Schengen creerà problemi a Italia e Grecia

Leggi tutto...

Unione europea a rischio dissoluzione

  • Pubblicato in Esteri

Il mondo in cui è sorto Schengen non esiste più. La domanda dovrebbe essere: come si fa a non gettare via il bambino insieme all’acqua sporca, a salvare il salvabile di Schengen, come andrebbe fatto per ragioni economiche ma anche simboliche (ristabilire le frontiere interne significherebbe la fine dell’integrazione europea) adattandolo però ai tempi? Le notizie in arrivo dall’incontro informale di Amsterdam fra i ministri dell’interno dell’Unione sono cattive. Per i pessimisti Schengen è già morto, per gli ottimisti è solo sull’orlo del baratro anche se occorre che qualcuno, in fretta, tiri fuori un coniglio dal cilindro. Se resterà solo la proroga a due anni delle sospensioni di Schengen decise dai Paesi nordici tutto sarà finito. L’Unione si dissolverà con un crescendo di accuse incrociate, insulti e rancori. L'editoriale di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera.

L'area Schengen non esiste più?

Leggi tutto...

Migranti, problema da risolvere con intelligenza

Pare che la vera alternativa l’abbia capita perfettamente Angela Merkel, quando nel giro di una settimana ha cambiato il suo atteggiamento verso i migranti. Prima grandi sorrisi e braccia aperte (specie verso i siriani), poi repentina retromarcia, con sospensione di Schengen e ripristino dei controlli alla frontiera con l’Austria. Perché? Semplice, perché per un attimo – quando la stazione di Monaco è stata letteralmente invasa dai richiedenti asilo – la Germania ha intravisto il rischio di diventare come l’Italia, ovvero un paese nel quale l’afflusso dei migranti avviene in modo caotico, confuso, disordinato, spesso illegale. Alla Germania e alla sua classe politica piace fare i primi della classe in tutti i campi, compresa l’accoglienza, ma non chiedete a un tedesco di accettare il disordine e la continua violazione delle regole. L'editoriale di Luca Ricolfi su Il Sole 24 Ore.

 

Immigrazione, gli errori del premier

Leggi tutto...
Sottoscrivi questo feed RSS

Newsletter

. . . .